
Il progetto
Un progetto impegnativo, sfidante, complesso, perché lavorare in quest’ambito significa avere una cura sartoriale in ogni fase del progetto e con ogni persona coinvolta, con delicatezza e sensibilità, facendo attenzione a non “perdere pezzi” per strada e soprattutto a non produrre effetti indesiderati sull’indotto, familiare e associativo, di queste persone.

Il punto di partenza è l’analisi e l’identificazione dei ruoli che persone con autismo o con sindrome di Down, potrebbero svolgere in una situazione lavorativa cosiddetta “non protetta”, cioè al di fuori del proprio ambito familiare o associativo, come un grande negozio.
È necessario poi avviare un percorso formativo col personale di Leroy Merlin.
Quindi occorre individuare le persone che potrebbero essere inserite, tenendo presente che ognuna ha competenze cognitive e intellettive diverse, come pure difficoltà diverse, come ad esempio in termini di predisposizione a stare per lungo tempo in ambienti rumorosi o molto illuminati.
Infine, con queste persone occorre definire un percorso parallelo personalizzato, che si incrocia appunto con quello svolto insieme al personale del negozio. Ogni inserimento, quindi, deve essere fatto su misura: è un lavoro sartoriale, quasi certosino, che però è necessario per arrivare all’obiettivo. Che non è solo l’inclusione ma in senso più ampio l’esperienza che viene vissuta sia dai diretti beneficiari, sia da tutte le persone coinvolte.

Tempi di sviluppo
Sono stati individuati due Negozi Leroy Merlin “apripista”, quello di Torino Moncalieri e quello di Roma Fiumicino.
Se, come stiamo vedendo in queste prima fasi, il progetto procederà bene, verrà poi avviato in altri dieci negozi Leroy Merlin a Collegno, Roma e Palermo, e successivamente esteso a tutti i Negozi Leroy Merlin in Italia. Abbiamo anche avviato un dialogo con associazioni di respiro nazionale attive nell’ambito della disabilità intellettiva, con le quali il progetto potrebbe allargarsi ulteriormente.
L’idea è di renderlo replicabile, valorizzando i territori.
E sempre lavorando alla creazione di reti tra i Negozi, le associazioni sul territorio, gli enti istituzionali (i centri per l’impiego).
Il progetto è già partito in fase di test su Moncalieri e Fiumicino per quanto riguarda le formazioni e l’individuazione dei tutor e tirocinanti, abbiamo pianificato le formazioni sui Negozi di Roma e Palermo ma, causa emergenza sanitaria, abbiamo preferito posticipare le sessioni formative e gli inserimenti.

L’impatto
L’impatto principale che abbiamo come obiettivo è che queste persone, dopo un tirocinio di 3-6 mesi, abbiano effettivamente l’opportunità di essere assunte.
Dopo qualche mese dall’avvio del progetto arriveranno i primi riscontri in questo senso, e sarà di grande aiuto la sensibilità, la preparazione all’accoglienza, la grande motivazione, senz’altro superiori alla media, che su questa progettualità ha dimostrato il personale di Leroy Merlin.