Ricerca IPSOS, 8 italiani su 10 preoccupati dal costo delle bollette.
La povertà energetica, l’impossibilità da parte delle famiglie di accedere ai servizi energetici essenziali come riscaldamento, illuminazione, disponibilità di gas per cucinare, è una condizione diffusa nel nostro Paese. La crisi economica innescata dalla pandemia di Covid19 ha accentuato tale aspetto: la fase di lockdown, infatti, ha dato un forte incremento ai consumi e insieme all’aumento delle materie prime e di conseguenza dei costi di produzione, stanno causando difficoltà economiche alle famiglie italiane. In questo scenario il Banco dell’energia, Onlus nata nel 2016 su iniziativa di A2A e Fondazioni Aem e ASMcon l’obiettivo di sostenere persone che vivono in condizioni di vulnerabilità energetica, vuole dare il proprio contributo per supportare le famiglie in una difficile condizione economica e sociale, con la creazione di una rete di organizzazioni pubbliche, private, del terzo settore, associazioni di categoria e stakeholder, che condividano gli stessi valori.
Per questo, è stato presentato il Manifesto “Insieme per contrastare la Povertà energetica”, promosso dal Banco dell’energia. Lo scopo dell’iniziativa è sensibilizzare l’opinione pubblica e i referenti istituzionali e mettere in campo azioni concrete per fronteggiare le situazioni di vulnerabilità sul tema attraverso la creazione di una rete di stakeholder che condividono la missione del Banco.
Nel corso dell’evento di presentazione, Nando Pagnoncelli – Presidente Ipsos – ha illustrato un’indagine sulle tematiche dei consumi e della povertà energetica, con l’obiettivo di misurare i comportamenti delle famiglie sulla base della singola situazione economica e territoriale, prendendo in esame campioni rappresentativi del tessuto sociale nella condizione attuale. Dall’indagine è emerso che ben 8 italiani su 10 si dicono preoccupati degli effetti futuri del caro bollette. L’aumento della preoccupazione registrato deriva sia dal recente rincaro del costo dell’energia che anche dalle conseguenze dell’emergenza covid 19, avendo acuito le condizioni di disagio economico e di fragilità sociale nel nostro Paese.
Al Manifesto hanno già aderito associazioni di consumatori e ambientaliste, organizzazioni del terzo settore, le principali multiutility Italiane e le imprese impegnate nella lotta alla povertà energetica, quali A2A, Acquedotto Pugliese, Adiconsum, Adoc, AISFOR, Comunità di Sant’Egidio, Croce Rossa Italiana, ENEA, Federconsumatori, Fondazione Utilitatis, Fratello Sole, Gruppo Hera, Iren, Lega Consumatori, Legambiente, Leroy Merlin, Metropolitana Milanese SPA, NextEnergy Foundation, Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica OIPE, (RI)GENERIAMO, RSE, Signify Philips, Utilitalia.