Sentie(Ri)Generativi è il nuovo progetto lanciato da (RI)GENERIAMO. A presentarlo è il Cofondatore e Amministratore di (RI)GENERIAMO, Luca Pereno.

Com’è nata l’idea di Sentie(Ri)Generativi?

(RI)GENERIAMO ha sempre avuto l’obiettivo di generare nuove economie indirizzandosi a persone in situazioni di fragilità, con progetti come GenerAtelier e I FormidAbili. Continueremo a farlo, ovviamente, ma  ci siamo resi conto della difficoltà di sviluppare autonomamente queste attività. Una difficoltà che non ci spaventa ma che obiettivamente esiste. Data la nostra particolarità, inoltre, abbiamo maturato la convinzione che possiamo davvero portare un valore aggiunto, concreto e misurabile, alle aziende interessate ai nostri progetti. Per cui, anche in virtù delle nuove normative europee che obbligano a rendicontare e a definire strategie nell’ambito della sostenibilità, crediamo di poterci rivolgere direttamente alle aziende appunto con la proposta di Sentie(Ri)Generativi.

In cosa consiste la proposta di Sentie(Ri)Generativi?

Prima di tutto chiariamo che non siamo interessati a fare attività di consulenza tradizionale, o tecnica. Vogliamo invece mettere a disposizione le nostre conoscenze e la nostra esperienza sui temi che ci sono cari, aprendoci al mondo delle aziende. L’obiettivo è portare i nostri progetti nelle aziende per diffonderli a un pubblico sempre più vasto e farli crescere ulteriormente. Con il fine ultimo, come sempre, di accrescere l’impatto sociale e anche ambientale generato (penso a un progetto come L’Energia del Bosco), di scalare quei progetti, di aumentare il valore sociale che, dati alla mano della nostra ultima Relazione Annuale di Impatto, tali progetti hanno dimostrato di saper produrre. Ribadisco: è una strada che proviamo ad aprire per continuare nel nostro modo di fare impresa, nel solco quindi dei principi dell’economia civile e della generatività. Dove però abbiamo intenzione di supportare le imprese che sono interessate, avviando o magari rafforzando un percorso di sostenibilità già in essere, a trasformarsi in aziende contributive, che cioè in un’ottica di impatto investono in relazioni e in azioni legate alla comunità e al territorio in cui sono inserite. Provando a essere ancora più concreto: più aziende vorranno sperimentare ad esempio percorsi di partecipazione lavorativa per persone con disabilità intellettive, che è il cuore del progetto I FormidAbili, più persone avranno la possibilità di affacciarsi ed entrare nel mondo del lavoro e quindi di essere assunte.

Com’è articolato in concreto un intervento di Sentie(Ri)Generativi?

Il processo è articolato in quattro fasi principali: l’orientamento, il percorso, il cammino, la meta. L’orientamento riguarda la conoscenza, la mappatura dell’azienda e la formazione; il percorso è la parte di definizione della strategia; nel cammino avviene l’implementazione dei progetti; la meta attiene al raggiungimento del traguardo, che significa la generazione dell’impatto ma anche la sua misurazione e valutazione, e il suo racconto a livello di comunicazione. Sottolineando che quando parliamo di “traguardo” intendiamo sì orientare lo sguardo tra il punto di partenza e quello di arrivo, ma anche andare oltre, cioè appunto traguardando nuove mete e nuovi obiettivi.

Ci sono aziende a cui guardate prioritariamente, ad esempio per tipologia o dimensione?

Le aziende a cui pensiamo di rivolgerci in prima battuta sono le Pmi, poiché solitamente hanno maggiori difficoltà a portare avanti progetti e attività in quest’ambito. Ma in realtà siamo aperti al dialogo con qualsiasi realtà imprenditoriale. Perché dal nostro punto di vista, ogni azienda con cui lavoreremo sarà una specie di moltiplicatore d’impatto dei nostri progetti: ci aiuterà a produrre un impatto sociale e ambientale al quadrato!

Perché avete scelto la metafora dei “sentieri”?

Innanzitutto perché, appunto, non parliamo di singoli progetti ma dell’avvio di percorsi condivisi, che hanno ovviamente un inizio ma non necessariamente una fine. Non si tratta di realizzare singoli progetti, come dire, “chiavi in mano”, ma di avviare dei cammini. Certo, è più sfidante, ma potenzialmente è anche molto più impattante. I percorsi che proponiamo, inoltre, sono tailor made, definiti in modo specifico sulla base delle caratteristiche e delle necessità espresse da ogni singola realtà.

Un’altra metafora di Sentie(Ri)Generativi è quella delle “tre pietre” raffigurate nel logo: cosa significano?

Le tre pietre s’ispirano chiaramente al mondo della montagna, ai segnali che indicano i sentieri di montagna, e vogliono esprimere in generale un messaggio di semplicità e concretezza. Più specificamente rappresentano i tre pilastri sui quali Sentie(Ri)Generativi si basa: il dovere, per via delle normative europee prima citate che impongono alle imprese di focalizzarsi sull’impatto generato; l’innovazione, che vuol dire che se sei obbligato a fare qualcosa, cerca almeno di farlo in modo innovativo, che per noi vuol dire generativo, per differenziarti; e poi la valorizzazione, poiché la misurazione dell’impatto generato è il primo passo per incrementarlo, definendo un un sentiero di miglioramento continuo. Le tre pietre si legano anche ai “nanetti lavoratori civili” che hanno animato la nostra Relazione Annuale d’Impatto: possiamo dire che con Sentie(Ri)Generativi i nanetti si mettono in marcia per incontrare altri nanetti con cui unire le forze per estrarre sempre più pietre preziose “picconando” insieme.

Ci sarà un evento di lancio del progetto?

No e sì. Nel senso che più che a un singolo grande evento, pensiamo a una soluzione più “generativa” fatta di tanti piccoli eventi. Siamo cioè disponibili a organizzare giornate aperte con le aziende che sono interessate, per presentare e discutere di Sentie(Ri)Generativi. Tuttavia stiamo valutando anche l’ipotesi di organizzare un evento di presentazione aperto a tutti, da tenersi entro fine 2024, probabilmente nell’astigiano. Invitiamo chi vuol fare insieme a noi il primo passo di questo cammino a contattarci!

Posted by:andytuit

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